In questa pagina vengono citate alcune opere che in vario modo riguardano il paese di Villar Focchiardo e che possono rappresentare un prezioso strumento per successivi approfondimenti.
Primo fra tutti “STORIA DI VILLAR FOCCHIARDO”, un manoscritto del concittadino Luigi Martoia, frutto di pazienti ed appassionate ricerche che condensa la storia complessa e variegata del paese natio, forte di una tradizione che il tempo non è riuscito a scalfire. La vita e le vicende di una comunità, dalla preistoria al 1978: un caleidoscopio entusiasmante di notizie storiche, momenti tradizionali, usi e costumi, di figure che hanno costituito un’epoca ed una civiltà, ancora base della comunità d’oggi, il tutto corredato da disegni dell’autore, che acquisiscono l’aspetto di documentazione visiva opportuna ed utile.
Naturale approfondimento ed aggiornamento, alla luce delle nuove conoscenze storiche, a distanza di 25 anni, l’ultima pubblicazione titolata “VILLAR FOCCHIARDO MILLE ANNI DI STORIA, CULTURA E TRADIZIONI”scritta a più mani per attribuire la maggior completezza possibile. Due, come definite nella presentazione del testo, le “attualità” inserite: i toponimi e la storia delle numerose associazioni operanti sul territorio.
A cura della Regione Piemonte, la “GUIDA ALLA CERTOSA DI MONTE BENEDETTO E AL PARCO DELL’ORSIERA-ROCCIAVRE'”, uno strumento per condurre il visitatore, il turista, l’escursionista alla scoperta dello straordinario intreccio d’arte e storia, di natura e cultura di una delle più interessanti aree del Piemonte montano.
Ad altri due giovani concittadini si devono testi legati alle più radicate tradizioni. Luciana Carnino autrice de “IL MARRONE E’ SERVITO”: origini, descrizione botanica, proprietà medicinali e 100 facili ricette aventi per base il Marrone. Un lavoro che permette la conoscenza del sapere contadino e montanaro di un tempo legato, in particolare, agli aspetti gastronomici.
Franco Versino autore di “LA MONTAGNA DI GNEISS storie ‘d picapera” e
“FEDELTA’ MONTANARA Racconti di vita all’ombra della Valle di Susa”. Il primo un omaggio a cavatori e scalpellini, un tempo numerosi in Valle di Susa e a quanti erano impegnati nella lavorazione della pietra e, al tempo stesso, storia di uomini che non finiscono di stupire per la ricchezza che è in ognuno di loro. Opera letteraria ed anche recupero della memoria storica, rivolta a tutti coloro che ritrovano in queste pagine il profumo dei tempi passati, la forza delle radici di una sapienza popolare largamente diffusa in Piemonte. E ancora “dall’ombra” delle montagne valsusine, sono usciti, richiamati dai ricordi di bambino, i personaggi ed i racconti che compongono il secondo libro dedicato “Ai vej” (Ai vecchi): figure divenute simbolo d’attaccamento alla montagna, spaccati di vita, episodi di guerra, vicende lontane nel tempo e rari sorrisi. Storie che dovrebbero, di diritto, entrare nel patrimonio storico della comunità.
Citazione riguardanti eventi della storia del paese si trovano anche in:
“Sulle tracce del Medioevo DAI BARATONIA AGLI ARCOUR” di Giancarlo Chiarle, in cui si possono trovare notizie sui Baratonia, una delle famiglie che governò Villar Focchiardo;
“CERTOSINI IN VAL DI SUSA: strutture conventuali ed economiche da Losa ad Avigliana XII – XVII secolo” pubblicazione parziale della tesi di laurea di Michela Favro e Federica Turco, in cui sono trattate le vicende dei certosini nel periodo che li ha visti presenti nelle Certose di Montebenedetto e Banda;
“CERTOSE DI MONTAGNA CERTOSE DI PIANURA”atti del convegno internazionale sui certosini tenutosi dal 13 al 16 luglio 2000 toccando Villar Focchiardo, Gravere, Susa, Avigliana e Collegno, con la partecipazione di 40 prestigiosi relatori provenienti da tutto il mondo.