“Un gemellaggio è l’incontro di due Comuni che dichiarano l’intenzione di associarsi per operare in una prospettiva europea, al fine di affrontare insieme i problemi e sviluppare legami d’amicizia sempre più saldi”.
Questo, in sintesi, il pensiero di Jean Bareth, uno dei fondatori del Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa, utilizzato dagli amici di Saint Julien Montdenis nella pubblicazione a celebrazione del gemellaggio con Villar Focchiardo, suggellato ufficialmente il 2 e 3 settembre 2000 in terra di Francia e l’anno successivo in Italia.
Un gemellaggio con radici lontane, che riporta agli anni ’60, alla nascita di un’amicizia musicale tra l’Echo Ardoisier di Saint Julien e la Società Filarmonica di Villar, rinsaldata negli anni con costanti visite e concerti.
Saint Julien Montdenis è un paese della Maurienne, a 660 metri d’altitudine, conta circa 1700 abitanti; comune agricolo ove si praticano l’allevamento, la coltivazione di cereali e vigneti, è, però, molto conosciuto per le cave e la lavorazione dell’ardesia. Ancor’oggi visibile la passerella Bertholin, lunga 900 mt e sospesa a 100 mt sul torrente, che ha permesso l’accesso alle cave d’ardesia al tempo del loro sfruttamento.
Caratteristica la Torre Ottagonale, facente parte di una casa-forte del XVI sec., restaurata nel 1992 ed adibita a biblioteca.
Soltanto 80 km separano i due paesi, ma certo il gemellaggio potrà rappresentare, per entrambi, un modo più concreto per permettere alle due comunità un intenso scambio di valori sociali e culturali, divenendo fonte di sviluppo e crescita, fondata sul rispetto reciproco.
Anche da due piccoli centri può partire la costruzione dell’Europa degli Stati, attraverso, come dichiarato anche dagli amici francesi, un’Europa della fratellanza, migliore garanzia per un’unione duratura e solidale dei popoli.