Il marrone ha forma prevalentemente elissoidale, apice poco pronunciato con presenza di tomento (fine peluria), terminante con residui stilari (torcia) anch’essi tomentosi: di norma con una faccia laterale tendenzialmente piatta, l’altra marcatamente convessa.
Il pericarpo è di colore marrone-avana con tendenza al rossiccio, sottile, con striature fitte (1) rilevate e di colore più scuro, in numero variabile da 25 a 30, facilmente distaccabile dall’episperma (seconda “buccia”).
L’episperma è di colore nocciola camosciato, poco invaginato e che si separa facilmente dal seme.
La cicatrice ilare (base) (2) è di forma ellittica che tende al rettangolare con dimensioni tali da non debordare sulle facce laterali, generalmente piatta e di colore più chiaro del pericarpo, con residua pelosità al contorno (3).
La raggiatura stellare (4) è medio-grande, evidente e i raggi arrivano fin quasi alla linea di contorno.
La pezzatura è medio-grossa: non più di 85 frutti/kg.
Il seme, di norma uno per frutto, presenta polpa bianca o bianco- crema, croccante e di gradevole sapore dolce con superficie quasi priva di solcature.
- differenza tra marrone e castagna selvatica. Foto della Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia
- differenza tra marrone e castagna selvatica. Foto della Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia